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European Anti-Fraud Office
Denunciare una frode
Comunicato stampa1 settembre 2016Ufficio europeo per la lotta antifrode4 min di lettura

Nuovi e potenti strumenti di lotta alla frode per gli investigatori delle dogane dell'UE

01/09/2016

COMUNICATO STAMPA 16/2016

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Immaginiamo che l'Unione europea imponga dazi antidumping su un dato prodotto, diciamo gli occhiali da sole, proveniente da un paese asiatico. Improvvisamente le importazioni di occhiali da sole da quel paese calano nettamente, mentre aumentano sensibilmente quelle da un paese limitrofo. Semplice coincidenza? Non per gli investigatori dell'OLAF: grazie alla disponibilità di strumenti elettronici all'avanguardia possono infatti stabilire che si tratta di una macchinazione ordita da truffatori per non pagare i dazi mentendo sull'origine delle merci.

Nei casi che, come quello descritto, hanno dimensione transnazionale è fondamentale disporre di informazioni complete sull'itinerario seguito dal carico. Dal 1º settembre gli investigatori delle dogane potranno valersi in tutta l'Unione europea di strumenti elettronici nuovi per contrastare più efficacemente le frodi doganali. Grazie a un aggiornamento delle norme doganali, le amministrazioni disporranno di nuovi sistemi informatici in grado di registrare i movimenti fisici dei container trasportati via mare e di raccogliere informazioni sulle merci in entrata, in transito e in uscita dall'UE. Questi nuovi strumenti agevoleranno all'UE e agli Stati membri la tracciabilità e localizzazione dei carichi sospetti e il rilevamento delle frodi doganali.

"La frode doganale sottrae fondi ai bilanci pubblici e dobbiamo contrastarla con efficacia e intelligenza" ha dichiarato Kristalina Georgieva, Vicepresidente della Commissione europea, nel salutare l'attuazione delle nuove disposizioni normative, aggiungendo che "con i nuovi strumenti informatici le amministrazioni pubbliche saranno attrezzate meglio per affrontare questa sfida senza perturbare gli scambi legittimi".

Le frodi doganali (falsa dichiarazione dell'origine del prodotto, sottovalutazione, designazione inesatta delle merci all'importazione, ecc.) sono fortemente lesive degli interessi finanziari dell'Unione. Data la transnazionalità di tali frodi, è essenziale una cooperazione fra le amministrazioni doganali.

In pratica la normativa modificata applicabile da oggi ha determinato la creazione di due nuove banche dati: gli investigatori potranno accedere al nuovo repertorio dei messaggi sullo status dei container, in cui confluiscono le registrazioni dei movimenti dei container trasportati via mare. Tali messaggi saranno trasferiti direttamente dai vettori marittimi. Nella stessa linea è stato sviluppato anche il repertorio importazioni, esportazioni e transito, che riporta i dati relativi alle merci in entrata, in transito e in uscita dall'UE. Sulle esportazioni saranno raccolti dati solo per prodotti sensibili quali tabacco, alcol e combustibili. Gli agenti delle dogane e l'Ufficio europeo per la lotta antifrode OLAF potranno confrontare le informazioni delle due banche dati per individuare potenziali modelli di frode. I nuovi strumenti agevoleranno alle amministrazioni doganali nazionali e all'OLAF l'individuazione delle operazioni fraudolente potenziandone la capacità di analisi.

Fissando i termini entro cui gli Stati membri devono trasmettere i documenti d'interesse, la normativa modificata permetterà inoltre di velocizzare le indagini dell'OLAF. Renderà altresì più agevole addurre le informazioni ottenute tramite la mutua assistenza come elementi di prova nei procedimenti giudiziari nazionali.

Contesto

La citata normativa dell'UE fornisce la base giuridica della mutua assistenza e dello scambio d'informazioni tra gli Stati membri e tra questi e la Commissione ai fini dell'individuazione, esame e prevenzione delle frodi doganali. La stessa base giuridica permette all'OLAF e alle amministrazioni doganali degli Stati membri e di alcuni paesi terzi di condurre periodicamente operazioni doganali congiunte.

Missione, mandato e competenze dell'OLAF

La missione dell'OLAF consiste nell'individuare, esaminare e arrestare l'uso fraudolento dei fondi dell'UE.

L'OLAF espleta la sua missione:

  • svolgendo, in piena indipendenza, indagini sulle frodi e la corruzione a danno dei fondi dell'UE in modo da garantire che tutto il denaro dei contribuenti europei serva a finanziare progetti volti a creare posti di lavoro e a generare crescita in Europa;
  • contribuendo a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni dell'UE attraverso indagini su gravi inadempimenti degli obblighi professionali da parte del personale e dei membri delle istituzioni dell'UE;
  • elaborando un'efficace politica antifrode dell'Unione europea.

Nella sua funzione d'indagine indipendente, l'OLAF può esaminare questioni relative a frodi, corruzione e altri reati lesivi degli interessi finanziari dell'UE per quanto riguarda:

  • tutte le spese dell'Unione: le principali categorie di spesa sono i fondi strutturali, la politica agricola e i fondi per lo sviluppo rurale, le spese dirette e gli aiuti esterni;
  • alcuni elementi delle entrate dell'UE, soprattutto i dazi doganali;
  • sospetti di gravi inadempimenti degli obblighi professionali da parte del personale e dei membri delle istituzioni dell'UE.

 

Per ulteriori informazioni
Alina BUREA                                                        
Portavoce                                                     
Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF)              
Telefono: +32(0)229-57336                                 
Email: olaf-mediaatec [dot] europa [dot] eu (olaf-media[at]ec[dot]europa[dot]eu)                           
http://ec.europa.eu/anti-fraud     

Silvana ENCULESCU
Vice portavoce
Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF)
Telefono: +32(0)2 29-81764
Email: olaf-mediaatec [dot] europa [dot] eu (olaf-media[at]ec[dot]europa[dot]eu)
http://ec.europa.eu/anti-fraud

Headline image: iStock.com/vale_t

Dettagli

Data di pubblicazione
1 settembre 2016
Autore
Ufficio europeo per la lotta antifrode
News type
  • OLAF press release